Vegan, ma non solo!

Dieta vegetale, ma non solo... qui si tratta di alimentazione naturale a 360°, di stile di vita sano, di scelte consapevoli, chiamiamola pure "salute allargata": salute del corpo, della mente, dello spirito, ma anche salute dell'intero pianeta.

mercoledì 1 ottobre 2014

Quanto costa realmente 1 Kg di carne?

Quanto costa realmente un kilo di carne? No, non voglio sapere quanto voi lo pagate al supermercato, voglio sapere quanto lo paga la nostra madre terra.
Qual è il sacrificio che la natura subisce per le nostre scelte alimentari?
Probabilmente non ve lo siete mai chiesti oppure pensavate che l’unico a pagarne il prezzo è quel povero animale a cui è toccato quel giorno. Bhe i numeri dicono tanto altro e credetemi sono notizie tutt’altro che positive :-(
La salvezza del nostro pianeta dipende anche dalle nostre scelte alimentari quotidiane e adesso vedremo perché.
Gli allevamenti di animali destinati all'alimentazione umana sono responsabili dell'inquinamento di falde acquifere e mari, della deforestazione, dello spreco di risorse territoriali, idriche e alimentari e contribuiscono in maniera determinante all'effetto serra e alla fame nel mondo.
Non sto esagerando e adesso vi comunico un po’ di numeri pratici.

Per produrre 1 kg di carne bovina occorrono in media:
- 13 kg di mangime (tra cereali, mais, soia, fieno, ecc.)
- 9 chili di petrolio (per l'allevamento, il trasporto, la macellazione e la lavorazione)
- 15.000 litri di acqua (un bovino da carne beve 50 litri di acqua al giorno; a questi occorre aggiungere quella necessaria per produrre il mangime e quella usata per lavare le stalle e i macelli)

1 kg di carne a sua volta produce:
- 514 litri gas metano (il 20% delle emissioni totali è dovuto agli animali d'allevamento)
- circa 36 chili di CO2 (pari alle emissioni di 180 km percorsi con un'auto media)
- 21,5 kg di feci
- 1 etto azoto (emesso attraverso le feci)
- 0,5 etti di fosforo (emesso attraverso le feci)
- 1 etto potassio (riversati nell'ambiente con le feci)
- 60 grammi di residui chimici (tra pesticidi, antibiotici, anabolizzanti e farmaci vari che attraverso le deiezioni raggiungono le falde acquifere).
- Cibo per circa 6 persone (i cereali che sono serviti a produrlo avrebbero sfamato circa 100 persone)
- 1/16 di proteine rispetto a quelle ottenibili con la quantità di vegetali necessario a produrlo

Il consumo di carne nel mondo sta aumentando vertiginosamente, siamo passati da 71 milioni di tonnellate nel 1961 a 284 milioni di tonnellate nel 2007 (abbiamo quadruplicato il consumo in 46 anni), e se continuiamo così arriveremo a 500 milioni di tonnellate nel 20150. Questi aumenti hanno effetti diretti e devastanti sul costo e la disponibilità di cereali, alimento principe nei paesi poveri.
Gli esseri umani che potrebbero nutrirsi con il grano e la soia attualmente destinati agli animali d'allevamento sono 1.300.000.000.


Il 33% delle terre arabili del Pianeta è utilizzato per produrre mangimi . Il 90% della soia e il 95% del mais prodotti diventano mangime per animali. Sulla base delle previsioni di consumo sarebbero necessari altri 3 pianeti.
Dai valori che abbiamo appena visto qui sopra appare chiaro che è necessario cambiare le nostre abitudini alimentari,  il modo più semplice e concreto per aiutare il nostro pianeta e il nostro futuro. 
Sono le piccole azioni quotidiane che faranno la differenza e la “Federazionedei Verdi” ci da qualche suggerimento pratico:

Sostituendo 1 kg di carne a settimana con proteine vegetali (per esempio seitan, tofu e soia) si risparmiano circa 36 kg di CO2 prodotta dagli animali: in un anno si possono risparmiare dunque ben 1.872 kg di CO2. E a lungo andare significa contribuire in modo significativo a ridurre la piaga della deforestazione e lo spreco di preziose risorse idriche.

Il 99% della carne prodotta proviene da allevamenti intensivi dove gli animali vengono fatti nascere e ingrassare, in condizioni di immobilità e di stress, esclusivamente per diventare prodotti da consumare. Se ogni italiano mangiasse vegetariano 1 giorno alla settimana per un anno, risparmieremmo la vita a ben 12 milioni di animali (esclusi quelli acquatici)!
L'impronta idrica di una persona (consumo reale e virtuale di acqua) corrisponde a 1.500-2.600 litri per un vegetariano, contro i 3.000-5.000 litri per una persona che consuma carne.
 E’ davvero importate che il contrasto al cambiamento climatico “parta dal basso”, cioè da noi!
Siamo noi il motore dell’economia, e sono le nostre piccole scelte di consumo che indirizzano la produzione economica globale.
Quello che acquistiamo oggi è ciò che verrà prodotto domani, quindi la prossima volta che state facendo la spesa chiedetevi due volte quanto realmente costa quel pezzo di carne che avete appena messo nel carrello ;-)


Fonti e Approfondimenti:
Ringrazio Pixabay per le immagini

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